The Witcher 2, Recensione

« Older   Newer »
  Share  
leso86
view post Posted on 12/6/2011, 00:31     +1   -1




The Witcher 2





Qualcuno tempo fa disse che i giochi di ruolo sono un genere che non vende più. Forse lo stesso che disse che il mercato PC è ormai inevitabilmente destinato ad una brutta fine. CD Projekt potrebbe rispondere con un titolo ed un numero: The Witcher, un milione e mezzo di copie. Con tali premesse, è facile immaginare l’attesa che si sta creando attorno al nuovo capitolo della neonata serie, fin’ora presentatosi solo sotto forma di trailer. La bellissima capitale catalana ha fatto da cornice all’evento organizzato da Namco Bandai per presentare alla stampa il proprio catalogo, tra i cui titoli spicca proprio The Witcher 2: Assassins of Kings.

Buoni o cattivi? Una via di mezzo…

Grazie ad una versione preliminare Tomasz Gop, Senior Producer del team polacco, ci ha illustrato alcune delle caratteristiche chiave del loro nuovo prodotto, giocando una parte del primo atto (nel gioco completo saranno tre più un prologo ed un epilogo). Dopo una breve cut-scene con protagonista l’elfo Iorveth, l’attenzione si è subito concentrata sul protagonista Geralt che, accompagnato dagli altri membri del gruppo speciale di cacciatori Vernon Roche e Triss, si addentra in una foresta. Incrociato Iorveth, ci viene mostrata la prima novità introdotta nel sistema di dialogo. Mentre uno dei compagni di squadra sta conversando con l’elfo, infatti, compare a schermo un menu a scelta multipla che permette di intromettersi nella discussione scegliendo un atteggiamento che andrà ad influenzare le reazioni dei vari personaggi oltreché il proseguo della trama. Non ci vuole molto prima che il Witcher si ritrovi a dover menare le mani eliminando gli elfi che tentano di sbarrargli la strada, difeso da una pioggia di frecce grazie alle arti magiche di Triss. L’occasione è perfetta per mostrarci il nuovo sistema di combattimento, che tornerà rivisto rispetto all’originale. The Witcher 2 possiederà una doppia anima, che lo renderà adatto sia ai fanatici delle risse più concitati sia ai giocatori che prediligono l’esplorazione e non amano particolarmente perdere troppo tempo ad affettare mostri di varia natura. Così, in base al livello di difficoltà prescelto, dovrete imparare a padroneggiare al meglio ogni combinazione di mosse possibile per poter sopravvivere, o vice versa, vi basterà premere lo stesso tasto a ripetizione perché Geralt faccia tutto da solo e si sbarazzi autonomamente degli avversari presenti a schermo. Questa particolare feature potrebbe far storcere il naso agli hardcore gamer e soprattutto ai fan del primo capitolo, ma Tomasz Gop ci ha assicurato essere solo un opzione in più e che il loro sistema di combattimento, ora più fluido e ricco di opzioni, non deluderà gli appassionati.
Proseguendo, i tre compagni giungono in un villaggio dove trovano ad attenderli un’impiccagione. Ancora una volta, sfruttando le opzioni del sistema di dialogo, il giocatore può influenzare l’andamento della trama, riuscendo a convincere con le buone, ma anche con la forza bruta, le guardie a rilasciare i prigionieri o, dilungandosi troppo come nel caso mostratoci, a non riuscire ad intervenire in tempo per salvarli tutti. A questo punto ci viene illustrata l’interazione con gli NPC che sarà possibile incontrare nei centri abitati; questi reagiranno alla nostra presenza in base alla nomea che ci siamo guadagnati, ma non semplicemente amandoci o temendoci se saremo buoni o cattivi come visto ad esempio in Fable. The Witcher 2 si caratterizzerà come un titolo denso di sfumatura dove nessuna azione sarà giusta o sbagliata, ma semplicemente benvoluta da qualcuno e disprezzata da qualcun altro.

Adults only
L’ingresso in una locanda è l’occasione perfetta per mostrarci la gestione dei compagni di squadra. Sebbene non sia possibile approfondire i rapporti con essi dialogando, come ad esempio visto nei titoli Bioware, potremo sempre scegliere chi portarci dietro quando vorremo avventurarci in zone impervie. Questa apparentemente innocua decisione avrà invece delle influenze dirette sulla ramificazione della trama. Il Senior Producer ha optato per la compagnia della bella Triss, mostrandoci come a partire dalle creature che si materializzeranno sul terreno di gioco una volta addentratici nella foresta, che avranno caratteristiche atte ad esaltare la cooperazione tra la maga ed il Witcher, il dipanarsi degli eventi successivi saranno direttamente connessi alla presenza della rossa piuttosto che di qualcun altro. I due si attardano ad osservare una statua residuo di una civiltà elfica, ma non hanno molto tempo per rilassarsi, in quanto un gruppo di briganti tende loro un’imboscata. Avuta la meglio sui malviventi il terreno cede sotto i piedi dei due protagonisti così che si ritrovano all’interno di un meraviglioso edificio costruito dagli elfi, rimasto sepolto per chissà quanto tempo. La fontana al centro sembra fornire l’occasione perfetta per rilassarsi e farsi un bagno, ma la scelta viene lasciata al giocatore. Consapevole di quali saranno le conseguenze, il simpatico Producer di CD Projekt decide di indugiare, regalandoci così un momento ”mature content” quando la bella Triss con le sue arti magiche smaterializza letteralmente i propri abiti e si getta in acqua completamente nuda. L’arrivo di Vernon interrompe bruscamente l’idillio, liberando i due dalla prigione naturale.
Caricando un livello più avanzato ci è stata mostrata una boss fight che ha visto Geralt fronteggiare un enorme creatura dotata di tentacoli. Le meccaniche che contraddistingueranno queste fasi saranno molto differenti rispetto ai combattimenti normali, in quanto ogni boss andrà approcciato in con una strategia particolare volta ad individuarne i punti deboli da sfruttare a proprio vantaggio. Nella fattispecie, piazzando delle trappole magiche, il Witcher è riuscito uno dopo l’altro a bloccare i vari tentacoli e affettarli con la propria lama facendo ovviamente imbizzarrire il gigantesco abominio. In preda alla rabbia, urta un ponte antico che gli rovina addosso bloccandolo per qualche momento a terra, presentando così al protagonista l’occasione perfetta per avvicinarsi dall’alto e, saltandogli sopra, piazzargli un qualche ordigno magico in una cut-scene completa di QTE piuttosto spettacolare che con un’esplosione porta a termine la sua esistenza e con essa la presentazione.

Qualche dettaglio in più
Prestandosi alla nostra tempesta di domande, il simpatico Tomasz ci ha svelato altri dettagli sui vari aspetti che caratterizzeranno questo seguito. In primis ha tranquillizzato il nostro animo hardcore descrivendoci la profondità del sistema di combattimento che includerà svariate opzioni come le diverse stand e la possibilità di adottare un approccio più difensivo o più aggressivo in base al gusto personale ma anche ai nemici che ci ostacoleranno. Gli scontri saranno casuali, mentre un complesso sistema che gestisce le varie specie presenti in ogni ambientazioni permetterà al giocatore di sterminare un’intera razza se sarà tanto abile da individuarne il nido. Sarà inoltre essenziale imparare ad inframmezzare le combinazioni di attacchi con le varie magie apprese durante l’avventura ed ai livelli di difficoltà più alti dovremo imparare a padroneggiare l’alchimia, utile per preparare al meglio il Witcher prima degli scontri più duri. Veder giocare il Producer con un pad in mano ci ha da un lato assicurato sull’immediatezza del sistema di controllo, che però necessiterà una prova concreta, ed allo stesso tempo spinti a chiedere se il titolo arriverà anche su console. Le intenzioni ci sono tutte e il team è già pronto per procedere alle conversioni del caso, ma a tutt’oggi manca una conferma definitiva.
La crescita del personaggio sarà ancora una volta scandita da un albero di skill, in questo seguito molto sintetizzato grazie all’eliminazione di tutte le abilità meno importanti come quelle che semplicemente aumentano di qualche punto le varie caratteristiche. Lo stesso processo di sintesi ha coinvolto anche la trama, che potrà essere portata a termine in un numero di ore inferiore rispetto al predecessore, ma ciò solo perché CD Projekt ha scelto di eliminare tutte quelle quest giudicate poco divertenti, come quelle cosiddette FedEx (quelle in cui un NPC vi chiede di portare un tale oggetto verso una tale destinazione e varie derivate). Inoltre la grande flessibilità dell’intreccio narrativo, con relativi finali multipli, garantirà un’ottima rigiocabilità.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico, non possiamo che fare i complimenti alla software house polacca: già in questa versione alpha il titolo si è mostrato decisamente accattivante. Il motore grafico è in grado di gestire con una discreta disinvoltura ambienti molto complessi, sviluppati anche in verticale, densi di dettagli così come personaggi ben modellati ed animati il tutto senza caricamenti, garantendo a livello di gameplay, un’esperienza completamente aperta.


Commento Finale
Il viaggio a Barcellona ci ha permesso di verificare lo stato di salute di questo attesissimo titolo e non possiamo che confermare le ottime impressioni ricevute. The Witcher 2 sembra infatti avere tutte le carte in regola per riuscire nel non facile intento sia di soddisfare chi ha amato alla follia il bellissimo primo capitolo sia di attirare nuovi giocatori. Il dualismo del sistema di combattimento, sebbene ancora tutto da verificare, potrebbe rivelarsi come una buona intuizione, così come il processo di sintesi che ha coinvolto vari aspetti del gioco dovrebbe garantire un’esperienza più snella ma ugualmente soddisfacente. Non è da meno il comparto tecnico, già di spicco nonostante lo stato poco avanzato del gioco, così come promettente sembra la trama, costruita ancora una volta sulle solide basi dell’intrigante mondo nato dalla penna di Andrzej Sapkowski. Come sempre, vi invitiamo a continuare a seguirci per non perdervi tutte le informazioni su questo titolo
 
Top
0 replies since 12/6/2011, 00:31   38 views
  Share