ORA SOLARE, A RISCHIO 12MLN DI INSONNI, ECCO IL MENÚ

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lafantasiacorre
view post Posted on 29/10/2011, 18:02     +1   -1




Alle tre di questa notte gli italiani diranno "arrivederci" all'ora legale e torneranno ai ritmi dettati dall'ora solare, spostando le lancette degli orologi un'ora indietro. Il giorno sembrerà più breve ma almeno si potrà dormire un'ora in più. L'ora legale tornerà notte fra il 24 ed il 25 marzo 2012. Una scelta collegata al risparmio energetico, quantificati dalla societa Terna in circa 650 milioni di kwh nel periodo di 7 mesi, un risparmio pari a metà del fabbisogno domestico elettrico annuo di una regione come il Friuli Venezia Giulia, con una riduzione di emissione medie pari a 300 mila tonnellate di CO2. In Italia l'ora legale è in vigore dal 1966 in linea con i paesi dell'Unione Europea. Nel nostro Paese l'ora legale è stata adottata la prima volta nel 1916 ed è rimasta in uso fino al 1920. Da allora è stata abolita e riconfermata molte volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. L'ora legale è stata quindi adottata dall'Italia definitivamente con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico nel nostro paese aumentava continuamente. La legge stabiliva che l'ora legale stabilita durasse quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre.

Sempre in Italia, la durata dell'ora legale è stata poi protratta a sei mesi nel 1981, con inizio l'ultima domenica di marzo e termine nell'ultima domenica di settembre. Nel 1996, quindi, è stato stabilito un altro prolungamento di un mese insieme con il resto dell'Europa: l'inizio è così fissato per l'ultima domenica di marzo mentre la fine dell'ora legale è spostata all'ultima domenica di ottobre. Il primo a proporre di introdurre l'ora legale per risparmiare energia è stato Benjamin Franklin nel 1784 ma la prima introduzione su larga scala si ebbe solo nel 1916 in Inghilterra qunado la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al cosiddetto British Summer Time. Tra i diversi Paesi, il Giappone non ha mai adottato l'ora legale rimanendo fermo a quella solare.

A RISCHIO 12 MLN INSONNI, ECCO IL MENÙ Per gli oltre 12 mln di italiani che soffrono l'insonnia consumare pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce è importante per favorire il sonno e realizzare un passaggio più morbido dall'ora legale a quella solare. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'allarme insonnia determinato dall'obbligo di spostare di un'ora indietro le lancette dell'orologio che provoca un cambiamento del ciclo del sonno con il rischio di insonnia accompagnata da ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. A differenza, sottolinea la Coldiretti in una nota, «alimenti conditi con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza ed anche salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina rendono più difficile addormentarsi. L'alimentazione è in stretto rapporto con il sonno, infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti». La Coldiretti ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare per battere il jet lag da cuscino come cioccolato, cacao, the e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino.

Innanzitutto, avverte, «a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l'eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani». Esistono invece cibi, evidenzia la Coldiretti, che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure Coldiretti mette al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perchè le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l'acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. «Infine - conclude la Coldiretti - un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un'azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un'atmosfera di relax e di piacere che distende la mente».

MALATI CRONICI, NON SERVE CAMBIARE ORARIO PILLOLE Il ritorno all'ora solare che scatterà questa notte non deve cambiare le abitudini dei pazienti in terapia cronica, che assumono farmaci ogni giorno allo stesso orario, ad esempio per tenere a basa la pressione. La rassicurazione arriva dal farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano. L'esperto tranquillizza tutte le persone che, mentre si preparano a portare indietro di un giro le lancette dell'orologio, si chiedono a che ora dovranno assumere la loro pillola domani. «Cambiare orario non serve», assicura l'esperto all'Adnkronos Salute. Se in vista del passaggio dall'ora estiva a quella solare c'è chi teme gli effetti del 'jet lag' d'autunno sulla qualità del sonno, sui ritmi fisiologici e magari sull'umore, «in effetti ci sono anche i malati cronici - riflette Garattini - che si domandano se per caso, con l'ora nuova, per loro cambia qualcosa». Ebbene, la risposta è no: «Rassicuro tutti i pazienti, continuino pure ad assumere il loro farmaco alla stessa ora. In questi casi l'importante è che lo prendano e che continuino a farlo - precisa lo scienziato - Assumerlo un'ora prima o un'ora dopo non incide nel concreto sulla durata di effetto di questi farmaci. O almeno è così per le terapie contro le più comuni malattie croniche», dall'ipertensione all'eccesso di grassi o zuccheri nel sangue. «Se ci sono eccezioni - aggiunge Garattini - riguardano comunque trattamenti particolari per condizioni molto rare», che in quanto tali vengono assunti sotto rigoroso controllo specialistico e sulla base di indicazioni molto precise. «Per le terapie ambulatoriali un'ora di differenza è un tempo molto limitato», conclude il farmacologo. Insomma, «la concentrazione di principio attivo nel sangue rimarrà efficace anche se domani la pillola verrà assunta alla solita ora», cioè tecnicamente un'ora dopo rispetto a oggi.
 
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